Caro diario,
Riprendo a vergare le tue pagine dopo tanto tempo.
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È così terapeutica la #ScritturaRiparativa 😃
Mi è mancato solcare queste pagine e sentire che posso affidarTI pensieri riflessioni e dubbi … ed esternazioni “pesanti” che altrimenti potrebbero essere fraintese.
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Incontrare tante persone in diverse città d’Italia – da Palermo a Torino – mi mette in contatto con realtà locali che hanno molto in comune.
Mette in evidenza la #CRISI del rapporto medico-paziente e deve fare riflettere sugli “amati protocolli” del (defunto) sistema sanitario nazionale.
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Frutto di vecchi studi e di vecchie modalità prescrittive; tanto “preistoriche” quanto chi le applica con la stessa dedizione certosina del #burocrate piuttosto che con la prudenza che DOVREBBE (condizionale d’obbligo) avere un Figlio di #Ippocrate
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Principio di prudenza, tra l’altro, paradossalMente “sanzionato” dagli #Ordini, negli ultimi due anni e mezzo 😕
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Il protocollo resta, ed è applicato uguale uguale a tutti, indipendentemente dall’età, dal sesso, dalle quintalate di farmaci in terapia.
Tanto siamo tutti uguali, no?
Uno vale uno, no?
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Ed è poi accompagnato da frasi come:
– “è un farmaco sicuro” (come se non si sapesse che DI SICURO negli USA l’errore iatrogeno è la terza causa di morte – LINK 1)
– devi assumerlo “a vita” (cioè fino alla morte, quasi fosse una maledizione… )
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Un esempio.
In Italia a chi ha subito un attacco cardiaco o un ictus viene di regola prescritto acido Acetil-Salicilico (aspirinetta o cardioaspirina).
E’ difficile che esista un protocollo di prevenzione delle trombosi/ictus/infarti che non abbia un “anti-aggregante piastrinico”.
(Insieme a #statine, come se piovesse!)
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Questa classe di farmaci inibisce le piastrine, rende il sangue più fluido, riducendo (senza azzerarla però) la possibilità di un altro attacco cardiaco/ictus.
L’effetto collaterale, #iatrogeno, NOTO E PREVEDIBILE è l’allungamento del tempo di sanguinamento, in pratica un aumento del rischio di emorragie.
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Per questo motivo ANCHE TROPPO SPESSO nel protocollo con la #aspirinetta viene prescritto un #CASTROPROTETTORE.
A TUTTI.
Anche a chi non ne ha bisogno…
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La spiegazione medica?
Riducendo l’acido nello stomaco corri meno rischi di emorragie gastroduodenali, visto che la aspirinetta riduce la capacità di riparare quelle emorragie.
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Peccato che la terapia con i soli “anticoagulanti” e’ considerata NON LESIVA sulla mucosa gastroduodenale, e quindi NON NECESSITA terapia con IPP (inibitori di pompa protonica o castroprotettorI) … tranne in casi specifici.
Quindi per la maggior parte dei pazienti basta prenderla a stomaco pieno.
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Lo dice il Dott. Prinzi?
No no…
Lo dicono LE LINEE GUIDA NAZIONALI realizzate da #AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri) e #FIMMG (Federazione italiana medici di medicina generale) in una relazione a firma congiunta del 2016 (LINK 2, 3, 4)
Con la benedizione di #AIFA .
Oltre 6 anni fa.
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Tu ne sapevi nulla?
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Nell’ambito della medicina legata ai “protocolli uguali per tutti” alcuni hanno persino acquisito l’abitudine (per non sbagliare) di prescrivere A TUTTI I PAZIENTI ENTRAMBE LE PILLOLINE.
Insieme alla statina – UNA e SANTA – perchè tanto non fa male… no?
E’ un farmaco sicuro …
Da prendere a vita …
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Ma chi dovrebbe veramente valutare se assumere un castroprotettore?
Solo pazienti che presentano ≥ 1 fra i seguenti fattori di rischio: età >65 anni, pregresse ulcere gastroduodenali o uso concomitante di steroidi e/o un altro farmaco anticoagulante.
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Però, caro diario, un Castroprotettore INUTILE – o prescritto in maniera INAPPROPRIATA (a membro cinofilo!) – fa parecchi DANNI SISTEMICI.
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Quali?
A) Spegne l’acido dello e allunga i tempi di digestione delle proteine;
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B) Spegnendo l’acido dello stomaco GENERA una #DISBIOSI chiamata #SIBO – squilibrio dei #batteri dell’intestino in senso #fermentante (pancia sempre gonfia, hai presente?);
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C) … per non dire che i #tumori del #colon di destra sono connessi alla presenza di batteri tipici della placca dentaria (come il #fusobacterium nucleatum) … e come ci arrivano al colon batteri della placca dentale sino li ? Non dovrebbero essere uccisi dall’acido dellos tomaco?
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D) E quando vi è una disbiosi, è possibile che manchino i batteri coinvolti nella trasformazione dell’aspirina in farmaco attivo (quindi l’aspirina funziona meno) oppure mancano quelli che metabolizzano l’aspirina in eccesso (quindi l’effetto anticoagulante è eccessivo);
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E) il castroprotettore non fa assorbire calcio, magnesio, zinco, ferro … e quando si tratta di pazienti anziani in politerapia CON LA STATINA (Santa e Una) il rischio di dolori articolari e muscolari e difficoltà a camminare è alto.
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Con rischio che cadano e si fratturino.
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Considerando che la MORTALITA’ (in Italia) ad un anno dopo frattura del femore è del 30%, credo che TUTTI dobbiamo adottare SEMPRE un profilo basato sulla PRUDENZA, piuttosto che sulla superficialità (o IGNORANZA?) che guida l’applicazione pedissequa del “protocollo uguale per tutti”.
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Vi è conferma che UNA MAREA DI FARMACI (da quelli della pressione a quelli dell’ansia o della depressione) causano disbiosi e antibiotico-resistenza.
E DOBBIAMO SAPER RICONOSCERE I SEGNI.
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Dobbiamo tornare a PRENDERCI IL TEMPO APPROPRIATO per fare domande alle persone invece di prescrivere quintalate di farmaci, come la statina (Una e Santa) e il castroprotettore se questi SONO INUTILI.
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Perchè le persone con un singolo problema di salute – NON VISTI, NON ASCOLTATI e a cui NON CI SI PREOCCUPA DI FARE ANAMNESI CORRETTA – rischiano di essere vittime dei “protocolli” e di avere una serie di problemi di salute.
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O essere presi per matti, mitomani, o ansiosi quando magari descrivono sintomi che sono chiaramente effetti collaterali -misconosciuti? Dimenticati? Trascurati??? – dei farmaci.
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A volte mi domando, caro diario, ma sono l’unico a seguire le linee guida nazionali sui gastroprotettori?
Sono l’unico che si va a leggere i lavori scientifici più recenti per capire come diagnosticare e risolvere la disbiosi?
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Sono l’unico che si ricorda l’articolo 13 del codice deontologico ?? 🤬🤬🤬
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Leggendo nei vari gruppi di pazienti cui sono scritto, mi rendo conto che tutti si lamentano della stessa cosa.
Che i medici non ascoltano più.
Chiusi nelle loro (burocratiche) torri di avorio
Affezionati a delle idee da cui non si schiodano.
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Come il più grande dei credenti – o come il più profondo degli atei – credono in qualche cosa.
E piuttosto che accettare che la scienza è confronto scientifico, misurazione statistica, sperimentazione clinica eccetera … se si chiudono all’interno di un opinione è difficile farceli uscire.
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Per mia fortuna non sono più il solo a vedere tutto questo, nè a fare queste riflessioni.
C’è un piccolo esercito di operatori sanitari – medici, farmacisti, psicologi e psicoterapeuti, infermieri, fisioterapisti, osteopati eccetera – che la pensano come me l’ho trovato.
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A volte me li sentirai chiamare #Confratelli, ma per tutti sono gli #Avengers
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Mentre questa pagina si appresta a raggiungere i 200.000 follower, sono felice di non essere più solo nelle mie riflessioni 🙂
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Grazie per raccogliere i miei pensieri.
Concludo.
Ti chiudo.
Ti riaprirò domani (speriamo).
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Perchè la mia e la tua salute – fisica, mentale, emozionale e spirituale – VALE !
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Post scriptum: lascerò qui i riferimenti bibliografici (che ho già messo nel mio primo libro @Ascolta la tua pancia )
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LINK 1 – Negli Usa 250.000 morti l’anno per errori medici. È la terza causa di morte
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LINK 2 – La notizia sul sito ufficiale della #FIMMG
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(documento scaricabile)
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LINK 4 – LE INDICAZIONI ALLA TERAPIA

Dott. Gabriele Prinzi

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