Nel discorso del 1954, Henry Hass (presidente della Sugar Research Foundation) identificò un’opportunità strategica per l’industria dello zucchero per aumentare la quota di mercato dello zucchero: convincere gli americani a seguire una dieta a basso contenuto di grassi.
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A quei tempi, i principali nutrizionisti sottolineavano la connessione chimica tra la dieta [americana] ricca di grassi e la formazione di colesterolo.
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Nel suo discorso, Hass afferma che <<… se si mette [l’uomo di mezza età] con una dieta a basso contenuto di grassi, ci vogliono cinque giorni perché il colesterolo nel sangue scenda al livello dovuto… Se le industrie dei carboidrati dovessero recuperare questo 20% delle calorie nella dieta statunitense e lo zucchero mantenesse la sua attuale quota nel mercato, questo significherebbe un aumento del consumo pro capite di zucchero di oltre un terzo con un enorme miglioramento nella salute generale”.
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L’industria dello zucchero avrebbe speso 600.000 dollari dei tempi per insegnare alle persone (che non avevano mai seguito un corso di biochimica) che lo zucchero è ciò che mantiene ogni essere umano in vita e con l’energia necessaria per affrontare i nostri problemi quotidiani (LINK 1).
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E noi nel 2023 ancora ci crediamo?
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Dr. Prinzi
Link 1:
Industria dello zucchero e ricerca sulle malattie coronariche (2016) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5099084/